Una foto “storica” per i giornalisti vigevanesi e lomellini, disseppellita dagli archivi. Risale al gennaio 1984, alla prima edizione della Festa dei Giornalisti, organizzata a partire da quell'anno dal settimanale «L'Araldo» presso il seminario vescovile. Nello scatto in bianco e nero nel cortile, diventato un appuntamento fisso di ogni edizione tra la celebrazione della Messa e l'immancabile «agape fraterna», è ritratto il gruppone dei partecipanti al gran completo... fotografo escluso. Vi lasciamo il piacere di identificare i partecipanti di quella prima volta, molti dei quali sono gli stessi di oggi: qualcuno è facilmente riconoscibile, qualcun altro un po' meno. Uno solo dei presenti vogliamo qui menzionare con nome è cognome, il secondo da destra: Giancarlo Rolandi.
2002
La Festa dei Giornalisti, organizzata presso il seminario vescovile dal settimanale diocesano l'Araldo Lomellino con il sostegno dell'associazione Giancarlo Rolandi in occasione della ricorrenza del patrono San Francesco di Sales, offre ogni anno l'occasione non solo per un ritrovo convivale ma anche per attribuire riconoscimenti ad alcuni colleghi che si sono particolarmente distinti nella nostra professione.
Nel 2002 l'associazione Rolandi ha deciso di premiare, accanto ad un giornalista che occupa un incarico di responsabilità all'interno della redazione vigevanese del quotidiano locale, anche un fotografo e due fotoreporter “vecchio stile”, sguinzagliati sul territorio a raccogliere le notizie della cronaca spicciola con il taccuino in una mano e la macchina forografica nell'altra.
Ecco le motivazioni della loro scelta:
Gastone Maniezzi non ha bisogno di presentazione. E' stato il primo presidente dell'Associazione “Rolandi” e il maestro per due generazioni di giornalisti. Ora è caposervizio alla Provincia Pavese e da moltissimi anni è un acuto osservatore del nostro territorio. Professionale e scrupoloso nel suo lavoro, è certamente un esempio per i colleghi e per chi sta intraprendendo questa non facile professione.
Angelo Gaviglio è il nostro occhio vigile sulla cronaca quotidiana. Sempre in pista, instancabile, uomo semplice e vicino alla gente, ha raccontato e racconta con la sua macchina fotografica piccoli e grandi storie. Il suo stile è inconfondibile. Svolge da sempre il suo lavoro con umiltà e dedizione. Il Gavi è anche una sorta di paparazzo postmoderno, in un territorio dove, al posto di dive e attori famosi, “recitano” la vita il vicino di casa e la ragazza della porta accanto.
Versatile raccontatore, Ennio Ghiorzi è “il ragazzo del borgo”, che trasforma ogni settimana la sua Tromello in cuore e intestino del mondo. La sua prosa d'altri tempi, alla Guareschi, è gradita da molti. Per il suo paese è “il Giornalista” con la “G” maiuscola. Ci sono “ghiorzate” che ormai appartengono alla leggenda del giornalismo locale. Apprezzato fotografo, correda da oltre trent'anni le sue cronache con le immagini di un “piccolo mondo antico” che sta scomparendo.
Carlo d'Ischias è Ischias. E basta. Raccontatore-fotografo, è insostituibile nel narrare la piccola cronaca. Non c'è raviolata che gli sia sfuggita. Mai è stata ignorata una sfida di appassionati bocciofili che danno l'anima nei vecchi “lanchini”. Quando c'è Ischias, uno spazietto sul giornale c'è sempre. Lo conoscono tutti a Vigevano e in buona parte della Lomellina. Chiamano lui anche quando c'è da pubblicizzare un negozio o un'attività benefica. E lui non si tira mai indietro.