Giancarlo Rolandi scomparve prematuramente l'11 luglio del 1989, all'età di 52 anni. Originario di Olevano, fu per tre decenni un protagonista di primo piano del mondo giornalistico lomellino.
Iniziò l'attività nel 1955 e divenne collaboratore della Provincia Pavese da Mortara, poi nel 1960 si trasferì a Vigevano ed avviò un'intensa attività pubblicistica. Ottenne le corrispondenze dalla Lomellina per La Stampa e La Notte, poi nel 1967 entrò nella redazione dell'Informatore Vigevanese. Ne diventò ben presto e per oltre dieci anni la firma principale e fu tra i maggiori protagonisti della sua trasformazione da foglio locale di quattro pagine in vero settimanale d'informazione. In seguito divenne anche una delle prime voci di Radio Informatore. Nel frattempo cumulò numerosissime corrispondenze con testate nazionali: a Stampa e Notte si aggiunsero la Gazzetta del Popolo, l'agenzia Ansa, la Rai per il seguitissimo giornale radio Gazzettino Padano, Tuttosport, Il Giorno, L'Avvenire. In pratica in quegli anni Rolandi in Lomellina era “il giornalista”. Giancarlo Rolandi amava la verità in assoluto e la anteponeva a qualsiasi tipo di informazione, senza mai barare, anche nelle intenzioni. Per Giancarlo i lettori erano tutto ed a loro egli dava, con rispetto dei protagonisti e dei fatti, quello che accadeva nelle cronache. Aveva coscienza, senso di responsabilità, franchezza, onestà. È mancato troppo presto. Si dirà che spesso si ricorda con queste parole chi muore, ma per Giancarlo Rolandi è solo la fotografia di com'era. |